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Una nuova presentazione al Museo della Fondazione Roberto Capucci

08:57 16 Febbraio in News

CapucciVilla Bardini, Firenze, febbraio 2011
“Variazioni sul tema della creatività: volute e riccioli, plissettature e geometrie in corto”


Volute e riccioli, plissé e linee geometriche si dipanano dall’abito-scultura in giallo oro e fucsia – fotografato da Sham Hinchey e Marzia Messina (titolo dell’opera “Restless Sleep”) -, e danno vita alle ventitre creazioni esposte in questa nuova mostra che racconta una sequenza di studi e di variazioni dell’artista e inventore di stili Roberto Capucci. Una collezione di ‘corti’: geometrici, con ricercati riccioli e con interessanti sperimentazioni e lavorazioni innovative nei plissé.

Nel percorso, di particolare effetto è una creazione del 2009 di Roberto Capucci in omaggio al Futurismo, esposto in anteprima nella mostra “Futurismo – Moda – Design. La ricostruzione dell’universo quotidiano” al Museo della Moda e delle Arti Applicate dei Musei Provinciali di Gorizia. La mostra, curata da Raffaella Sgubin e Carla Cerutti, rappresentava uno degli eventi nazionali per le Celebrazioni del Centenario del Manifesto Futurista. (Catalogo Musei Provinciali di Gorizia).

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L’eccezionale pezzo della mostra è  la ‘Sposa in Rosso’, una creazione del 2009 realizzata in un tessuto particolarissimo e unico, il mikado, – appositamente fornito e donato al maestro dalla Corsil Tessitura Serica Montorfano di Como -, presentata per la prima volta a Venezia nel marzo del 2009 in occasione della mostra “Roberto Capucci a Palazzo Fortuny e nella mostra “Sovrana Eleganza. Roberto Capucci al Castello Odescalchi” realizzata a Bracciano nel settembre 2009. Il corpino è impreziosito da un fitto ricamo di cannuttiglie nei toni del rosso e dell’oro,  la linea dell’abito è costituita da elementi a trapezio nelle due sfumature di rosso alternate che formano una lunga coda con volumetrie perfette. Segni e linee di questa straordinaria creazione suggeriscono racconti originali, uno stile che contraddistingue da sempre l’opera sartoriale e artistica del maestro Capucci.

L’inspirazione di Capucci per la sua sposa contemporanea supera e reinterpreta la tradizione, rielaborando influenze estetiche che provengono da molte parti del mondo: la sua sposa è rossa come si usava anche in Europa fino alla seconda metà del ‘700 e nelle tradizioni indiana e cinese e, come le fanciulle bizantine che andavano all’altare, è impreziosita da ricami oro. La sposa di Roberto Capucci è  un sogno estetico, è una creatura dal fascino segreto che sconvolge per la sua capacità di trasformare la bellezza in una esperienza reale, creando un equilibrio complicato e meraviglioso che solo la pittura dei grandi maestri di un tempo sapeva suggerire. Il velo di rete a maglia larga è in oro e non vuole nascondere o coprire ma esaltare la preziosità dell’essere per cui è stato pensato. La donna di Roberto Capucci è l’unica padrona di se stessa e del suo domani.