Luciano Guarnieri. Le stagioni creative
Firenze
Museo Annigoni – Villa Bardini
23 dicembre 2011 – 4 marzo 2012
a cura di Stefano De Rosa e Susanna Ragionieri
La mostra costituisce un’occasione preziosa per tornare a considerare la vicenda artistica di un pittore generoso, amante della sua città, animato da idee nobili circa la missione dell’arte e sensibile ai richiami dell’Umanesimo.
Luciano Guarnieri, allievo prediletto di Pietro Annigoni, vide la Firenze che rinasceva dai disastri della guerra, che tornava a sperare e a sorridere. Fu proprio negli anni creativi del dopoguerra, che Guarnieri iniziò a sentire il lavoro artistico come una professione nobile, imparentata con il mondo degli artigiani.
La mostra, dopo aver indagato il rapporto con Annigoni, offre la testimonianza della solida amicizia che legò Guarnieri a Prezzolini, oltre a dedicare una sezione agli autoritratti e ai ritratti della moglie, Dolores Angleton, e dei figli, Francesco e Lorenzo.
Un’ultima sezione, infine, documenta la lunga serie dei viaggi di Luciano, negli Stati Uniti, a Praga, in Messico, in Cina, in Irlanda. Furono viaggi compiuti in tempi di pace, per compiere dei ritratti o per catturare un’immagine personale della realtà americana o di altri luoghi, o viaggi rischiosi, come quello di Praga, su cui incombe, sinistra, la silhouette dei carri armati sovietici.
Guarnieri è stato un artista civile, perché ha dato voce all’epos popolare, ha cantato con forza la vita degli umili, italiani, messicani, cinesi, di tutto il mondo, mostrando come le ragioni della vita conducano alla speranza, risorsa che nessuna violenza può veramente opprimere.
1. Guarnieri e Annigoni
Luciano Guarnieri nasce a Firenze nel 1930, figlio di Sabatina Baldi e di Piero Guarnieri, barbiere di via XXVII Aprile. Fin da piccolo mostra una così spiccata inclinazione al disegno da indurre il padre a non ostacolarlo nell’inconsueto «mestiere» di pittore. Così il quindicenne Guarnieri viene presentato a Pietro Annigoni che lo accoglie nel suo studio nell’autunno del 1945. La finezza tecnica innata si perfezionerà gradualmente sul registro stilistico del maestro, arricchendosi di riflessi quattrocenteschi e fiamminghi, o rembrandtiani e goyeschi. In breve, come testimoniano gli intensi ritratti incrociati, Guarnieri diverrà l’allievo prediletto di Annigoni: giovane compagno di strada nell’avventura dei «Pittori Moderni della Realtà» e, dagli anni Cinquanta, vero alter ego nella orgogliosa difesa di una espressione figurativa di stretta osservanza.
2. Nel cerchio virtuoso. Autoritratti e aria di famiglia
La pittura di Luciano Guarnieri ha sempre avuto una profonda nota intimista. Nei ritratti della moglie, Dolores Angleton, e dei figli, Francesco e Lorenzo, tale nota emerge in tutta la sua evidenza poetica. Dolores è stata una presenza amorosa e quieta nella vita del pittore: donna, musa, madre, portatrice di una bellezza raffinata ed elegante, che neppure la malattia ha potuto ghermire.
Nei ritratti dei figli Guarnieri ha dimostrato invece la sua capacità analitica e la sua tenerezza di padre-pittore. Negli autoritratti l’artista rivela la parte più misteriosa del suo carattere: la sua tensione introspettiva viene liberata senza sconti né scorciatoie. Ne nascono quadri nei quali la bellezza è accompagnata da una vibrante inquietudine.
3. Nella luce del mondo. I viaggi di Luciano Guarnieri
Con incredibile senso dell’opportunità, Guarnieri è stato presente nei luoghi nei quali la Storia stava scrivendo pagine indimenticabili: è stato testimone della resistenza dei praghesi ai carri armati sovietici, ha visto e registrato la nascita dello Stato di Israele nell’immediato dopoguerra, ha visitato la Cina in anni nei quali quell’immenso Paese era avvolto nel mistero. Ha dipinto la luce d’Irlanda, ha reso omaggio agli Stati Uniti, in particolare a New York, nei modi più vari e imprevedibili. Ha portato nel mondo la sua fiorentinità e l’ha messa a confronto e a contatto con luci, costumi, civiltà che non poteva immaginare, negli anni nei quali il mondo gli si palesava nel filtro dei racconti e delle conversazioni nella bottega di barbiere in cui lavorava suo padre.
4. Guarnieri e Prezzolini
Luciano Guarnieri e Giuseppe Prezzolini si incontrano per la prima volta a Firenze nell’estate del 1957, ma la loro amicizia nasce ed ha come ideale cornice l’America. A New York, dove per tanti anni ha ricoperto la carica di direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, ed è ora professore a riposo della Columbia University, vive infatti Prezzolini, in una soffitta arrampicata sui tetti che vede passare intellettuali come Moravia e Montanelli, e che Guarnieri, sbarcato in America nell’autunno del ’57, prenderà ben presto a frequentare. Il legame che unisce i due non è soltanto quello che si stabilisce fra maestro e allievo, ma si costituisce piuttosto come inedito campo di affinamento reciproco: il razionale Prezzolini scopre attraverso Guarnieri il pensiero per immagini, mentre la concisione e l’energia prezzoliniane a poco a poco vanno a modellare il linguaggio del pittore.
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Luciano Guarnieri
Le stagioni creative
nella collezione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Firenze
Museo Annigoni – Villa Bardini
23 dicembre 2011 – 4 marzo 2012
Enti promotori
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron
Mostra a cura di
Stefano De Rosa
Susanna Ragionieri
Realizzazione:
Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron
Supervisione generale
Renato Gordini
Segreteria organizzativa
Maria Grazia Geri
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Supervisione generale
Antonio Gherdovich
Coordinamento
Marcella Antonini
Ufficio Stampa
Riccardo Galli
Responsabile delle collezioni d’arte
Emanuele Barletti
Registrar e Segreteria scientifica
Paola Petrosino
Logistica e Assicurazioni
Luca Bigazzi e Guido Frullanti
Allestimento
Progetto di
Luigi Cupellini
in collaborazione con
Carlo Pellegrini
Realizzazione
Stampa in Stampa
Movimentazione opere Dafne srl
Assicurazioni
Aon Artscope – Fine Arts & Jewellery Division, Firenze
Promozione e comunicazione Susanna Holm, Sigma CSC
con
Vanessa Montigiani
Stefania Zanieri
Progetto grafico
Rovai-Weber Design
Progetto di digitalizzazione della Collezione “Luciano Guarnieri”
Responsabile del progetto
Marco Rufino
Direzione scientifica
Raffaella Rimaboschi
Realizzazione
M.I.D.A. Informatica – Bergamo
Restauro della Collezione “Luciano Guarnieri”
Responsabile dei restauri
Brunella Teodori
Organizzazione
Marco Salis
Realizzazione restauro dipinti
Sabrina Cassi
Gian Maria Scenini
Realizzazione restauro materiali cartacei
Julie Guilmette
Servizi in mostra
Opera Laboratori Fiorentini
Catalogo
Edizioni Polistampa
a cura di
Stefano De Rosa
Susanna Ragionieri
Progetto grafico e realizzazione
Edizioni Polistampa
Ringraziamenti:
Francesca Brogi
Paolo Da Re
Mariangela De Matteis
Ao Laichih
Maura Masini
Cristina Monbelli
Caterina Nasini
Veronika Wick
Hysni Zgena
Villa Bardini, Costa San Giorgio 2 – Firenze
Tel. +39 055 20066206
mg.geri@bardinipeyron.it
www.bardinipeyron.it
La mostra è aperta dal martedì alla domenica con orario 10-18 (ultimo ingresso ore 17)
Intero € 6,00
Ridotto € 4,00 (per gruppi superiori a 10 persone e per ragazzi dai 7 ai 14 anni di età, per scolaresche e per studenti universitari, soci ACI e TCI, possessori del biglietto a pagamento del Giardino di Boboli, Giardino Bardini, Museo degli Argenti, Galleria del Costume, Museo delle Porcellane)
Gratuito per diversamente abili e loro accompagnatori, giornalisti, insegnante al seguito della scolaresca, guide turistiche e bambini sotto i 6 anni.
Con il biglietto della mostra si visita anche il Museo Annigoni e il Museo Capucci a Villa Bardini.
Visite guidate gratuite
Con il biglietto della mostra acquistato in giornata domenica ore 16.00 e 17.00 (senza prenotazione, fino ad esaurimento dei posti a disposizione).
Visite guidate gratuite (su prenotazione) per gruppi e scuole fino ad esaurimento fondi; al termine di questi possibilità di visite guidate a pagamento.
“Dall’allievo al maestro”
Cinque appuntamenti per conoscere l’opera di Guarnieri e del suo maestro Annigoni. Visite guidate alla mostra e al Museo Annigoni: domenica 15 e 29 gennaio, 12 e 26 febbraio, 4 marzo ore 16.00 (su prenotazione). In questi giorni la visita ordinaria delle ore 16.00 coinciderà con l’appuntamento.
Parcheggio gratuito non custodito
presso il Forte Belvedere
aperto da martedì a domenica
ore 10.00 – 18.00 riservato ai visitatori della mostra.
Informazioni e prenotazioni
Lunedì – venerdì ore 9.30 -13.00 / 15.00 – 17.00
tel. 055 20066206
mg.geri@bardinipeyron.it
Bookshop
Tel. 055 2346988