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Dal Classicismo alla Modernità – 22 Settembre 2015

10:16 18 Settembre in Eventi Bardini, News

Villa Bardini

22 Settembre

ore 18.00

Il nuovo appuntamento con la rassegna “Sorsi di Musica”in collaborazione con il Conservatorio Cherubini di Firenze vedrà la Classe di Musica da Camera del Prof. Russo esibirsi su musiche di W.A. Mozart e di L. Brower.

PROGRAMMA

W.A. Mozart

Kegelstatt trio” KV in mib+ per pianoforte, clarinetto e viola

Andante, Menuetto, Rondò allegretto

Sofia Tapinassi, pianoforte

Jacopo Carosella, clarinetto

Luna Michele, viola

L. Brouwer

Cuban landscape with rain (1884)

Paisaje Cubano con Rumba (1985) per quattro chitarre

Antonio Scaramuzzino

Lorenzo Caponnetto

Tommaso Tarsi

Derio Stucchi

Costo del biglietto d’ingresso con aperitivo a seguire: € 7

Info e prenotazioni: mail info@bardinipeyron.it, tel. 055/ 200. 66.206

I paesaggi cubani per quartetto di chitarre di Leo Brouwer

Leo Brouwer (L’Avana, Cuba, 1939), chitarrista, compositore, direttore d’orchestra, insegnante e saggista, considerato in tutto il mondo come uno dei più importanti compositori viventi/chitarristi, Brouwer ha contribuito in modo considerevole al repertorio della chitarra, con molte delle sue opere che servono come pilastri pedagogici fondamentali nel curriculum del chitarrista classico. È sicuramente il chitarrista contemporaneo le cui composizioni sono fra le più eseguite. Fin dai suoi esordi ha avuto un atteggiamento non dogmatico nei confronti della pratica compositiva, infatti è stato il primo compositore cubano a usare forme aleatorie e “libere”. Ha composto per chitarra sola, duo, quartetti, concerti per chitarra e orchestra, molta musica da camera e ha al sua attivo una grande produzione di colonne sonore per film. La sua accattivante produzione rappresenta un felice connubio tra l’ascendenza cubana e l’incontro con le realtà sperimentali dell’avanguardia europea subendo l’influenza di compositori quali Ligi Nono, Iannis Xenakis, John Cage. Come compositore, infatti, è passato attraverso una serie di cambiamenti, dai primi lavori ispirati al patrimonio musicale Latino-Americano alla musica seriale d’avanguardia sino a quella post minimalista e aleatoria, si affida infatti in molti casi al valore grafico della partitura. Vi è una terza fase dei lavori di Brouwer in particolare dopo il 1980, in cui gli elementi avanguardistici diminuiscono e, come descrive il compositore stesso, dal processo creativo emerge una ‘nuova semplicità’. Nel 1987 insieme ad Isaac Stern e Alan Danielou è stato eletto membro onorario del Consiglio Internazionale della Musica dell’Unesco.

Il “paesaggio cubano con pioggia” (1984) di L. Brouwer è un caposaldo della letteratura per ensemble di chitarre, rappresenta un geniale modello di scrittura, semplice quanto efficace, musica più astratta, ma comunque descrittiva. La descrizione è dell’arrivo della pioggia su Cuba, dalle prime gocce fino allo scoppio del temporale, è realizzata attraverso varie sezioni (tipico di una narrazione) che culminano in un furioso e prolungato pizzicato alla Bartok. L’elemento cubano in questo brano, come nel successivo, è nella struttura poliritmica generata dalle quattro parti: le cellule ritmiche e motiviche che si ripetono più e più volte, creano l’illusione di un ensemble di percussioni presenti nei rituali di musica a Cuba. Queste caratteristiche derivano da tradizioni africane occidentali, per le quali Brouwer è comunemente noto per l’utilizzo nei suoi pezzi.

Rispetto al suo confratello, “Paesaggio cubano con rumba” (1985) privilegia gli aspetti ritmici, ritraendo probabilmente una Cuba più urbana e affaccendata tramite un uso iterativo di cellule elementari, combinate in modo sempre diverso in una trama di tessuto poliritmico anche seguendo i dettami della scuola minimalista. Il linguaggio armonico, anche qui, è sostanzialmente modale e la composizione è divisa in tre grandi sezioni, la prima delle quali con le chitarre “preparate” cioè con l’uso di speciali sordine, che ricavano dalle chitarre sonorità di tipo percussivo.